Tor Bella Monaca è piccola. Wikipedia dice che la sua superficie è di 0,77 chilometri quadrati. Un quartiere a forma di banana nella zona est di Roma, oltre il Grande raccordo anulare, dove vivrebbero circa 28mila persone. Un numero che torna spesso negli articoli che lo riguardano: la ragione più probabile è che il piano di zona che ha modellato questo pezzo di Roma prevedeva due milioni di metri cubi di cemento per edificare case destinate proprio a 28mila persone.In realtà gli abitanti di Tor Bella Monaca potrebbero essere molti di meno, o comunque un dato preciso non c’è, e questo è il primo – e gigantesco – problema quando si vuole capire com’è fatta una città. Di recente il ricercatore Enrico Puccini ha provato a farsi un’idea della demografia, scorporando i dati dell’ultimo censimento in base al disegno del piano di zona: “Attraverso questo procedimento gli abitanti insediati risultano così 16.720, ben 12mila in meno rispetto alle previsioni di piano. Un dato che incide sulla densità complessiva del quartiere di 188 ettari: quella stimata dal piano era di 149 abitanti per ettaro mentre quella attuale è di 88”.L’impressione che Tor Bella Monaca sia un quartiere molto popoloso è contrastata dalla percezione che sia un quartiere di molti pieni ma anche di molti vuoti: da una parte zona franca, dall’altra luogo ipercontrollato. Ma su questa percezione dello spazio torneremo alla fine.

Tor Bella Monaca è una frazione di Roma Capitale, situata in zona Z. XIII Torre Angela, nel territorio del Municipio Roma VI (ex Municipio Roma VIII).Sorge sul lato nord della via Casilina, all’esterno del Grande Raccordo Anulare, su una zona ondulata, solcata dal “fosso (marrana) di Tor Bella Monaca”.La Storia
La zona prende il nome da una torre, citata per la prima volta in un documento del 1317 e di proprietà di un tal “Pietro Monaca”; da un altro membro della famiglia prende il nome di “torre di Paolo Monaco”. Nel XVI secolo è in possesso della basilica di Santa Maria Maggiore e il nome si è mutato in “torre Pala monacha”, mentre nel secolo successivo sono attestati “Torre Bella Monica” o “Torre Belle Monache”. Da questa trasformazione trasse origine la leggenda di una sosta di santa Rita da Cascia, durante il suo viaggio a Roma per il giubileo del 1450.Nel 1869 la tenuta passò in proprietà della famiglia Borghese e venne riunita con quella di Torrenova. Nel 1923 la tenuta venne ceduta al conte Romolo Vaselli, che inglobò l’antica torre in una villa privata.

La chiesa di Santa Maria del Redentore a Tor Bella Monaca (1988)
Foto di indeciso42 – archivio personale, CC BY-SA 4.0

Tor Bella Monaca panorama (1988)
Foto di indeciso42 – archivio personale, CC BY-SA 4.0

La borgata sorse tra gli anni venti e trenta del XX secolo, in seguito all’immigrazione dalla provincia e dalle regioni meridionali d’Italia e per il trasferimento in zone periferiche degli abitanti del centro storico dopo i numerosi sventramenti. Inizialmente i poli di attrazione principale erano costituiti dalla fabbrica della “Breda” (particolarmente attiva durante la seconda guerra mondiale) e dalla stazione del dazio presso “Castello di Torrenova”. Le grandi proprietà fondiarie esistenti furono frazionate e nacquero le prime case con orti in sostituzione delle baracche.Nel 1934 l’insediamento venne ufficialmente riconosciuto. Con il piano regolatore del 1962 viene dichiarata “zona di espansione”. In seguito viene redatto il piano particolareggiato (piano di zona “Tor Bella Monaca”), mentre alcune delle aree soggette a tutela ambientale hanno subito interventi di abusivismo edilizio in seguito regolarizzati nel 1978 dal comune con una apposita variante urbanistica (piano di zona 22). Lo sviluppo è stato attuato con piani di edilizia economica e popolare negli anni ottanta: in particolare le “torri” a quindici piani, individuate con le lettere M o R seguite da un numero. La mancanza di servizi e opere pubbliche collegati a queste realizzazioni edilizie ha determinato una situazione di degrado e di infiltrazioni della criminalità organizzata. Sono stati fatti interventi di risanamento e valorizzazione a partire dagli anni novanta (“Programma di recupero urbano di Tor Bella Monaca”).